Educazione e Metaverso

Gli spazi di apprendimento ibrido sono già realtà in molte università italiane e europee.

Il Metaverso e larealtà virtuale immersiva si traducono semplicemnet come un ulteriore step evolutivo rispetto all’eLearning su Zoom che ha riguardato centinaia di migliaia di studenti negli ultimi due anni. Una prospettiva che tende a cancellare il concetto di didattica a distanza, ridotto a dei quadratini su un monitor e una lezione frontale.

In questo contesto, la didattica, anche se a distanza, si fonde con le lezioni in presenza e rende il modello di apprendimento immersivo.

Un esempio: le professioni specialistiche

Nell’ambito della formazione universitaria e specialistica, le nuove tecnologie sono già presenti. In diversi atenei italiani, ad esempio, vengono svolte esercitazioni su piattaforme come Body Interact, in grado di simulare in maniera reale un corpo umano e il decorso di malattie.

In questo contesto, sicuro e controllato, gli studenti delle professioni sanitarie possono apprendere liberamente, senza il rischio di incappare in errori per i pazienti reali.

Ma questo esempio vale per l’ingegneria, per la meccanica e per tutte le professioni che possono avvalersi di laboratori virtuali dove sperimentare e fare pratica. Allo stesso modo l’apprendimento immersivo è applicabile a tutta la sfera della formazione e della didattica.

Il Metaverso continua la sua ascesa attraendo l’interesse di molte aziende che per poter entrare nel nuovo mondo digitale si devono affidare ad una nuova categoria di specialisti.

Il Metaverso cresce, attrae interesse, ma per chi vuole investire in questa tecnologia potenzialmente rivoluzionaria non è semplice trovare le risorse professionali adatte. Non a caso la figura del “Metaverse specialist” è comparsa per la prima volta nell’elenco delle professioni innovative più richieste. Un dato che emerge da un sondaggio condotto da sdi Business School che ha coinvolto 2.300 aziende.

Perche una didattica nel Metaverso

L’immagine evocativa è quella di una classe di alunni che, grazie a visori di realtà virtuale possano muoversi su linee temporali e studiare, insieme agli insegnanti, la mitologia greca o altri eventi storici, con un approccio immersivo, ludico ed esperienziale.

Un apprendimento di questo tipo, orientato all’esperienza in prima persona, favorirebbe negli studenti l’apprendimento di tipo:

  •  Attivo: i bambini sarebbero coinvolti direttamente nell’ambiente, senza ricevere passivamente nozioni e informazioni;
  • Coinvolgente: gli alunni partecipano direttamente agli eventi;
  • Integrato: l’ambiente di apprendimento è parte del mondo che li circonda.
  • Interattivo: ogni attività ludico-educativa è orientata all’interazione sociale, con l’ambiente e con gli altri.

In ambito educativo, dobbiamo fidarci di ricerche ed esperti che provano a valutare le ricadute del fenomeno sugli studenti. Secondo una ricerca PwC, ad esempio, l’apprendimento tramite strumenti di realtà aumentata è più efficace del 40% rispetto a quelli tradizionali e del 35% rispetto all’e-learning.

Gli obiettivi del Piano Scuola 4.0

  • Ricreare aule digitali, rispetto all’utilizzo delle piattaforme di e-meeting tradizionali, permette di monitorare il comportamento degli utenti in modo da verificarne l’attenzione e ottimizzare l’attività didattica, favorendo così la comprensione e la partecipazione.
  • La formazione nel metaverso incentiva l’interazione e la collaborazione dei gruppi di apprendimento anche in maniera indipendente, grazie a un design su misura degli ambienti e all’audio spaziale. Inoltre è possibile sfruttare la manipolabilità degli avatar e dei digital twin per simulare situazioni e ruoli differenti, stimolando comprensione, creatività ed empatia.

Studi e ricerche per il rispetto educativo

A tale riguardo, con l’obiettivo di gettare le basi per la progettazione di futuri prodotti didattici di qualità basati sulle tecnologie che fanno capo al metaverso, un documento a cura del Center for Universal Education del Brookings Institution – organizzazione USA senza fini di lucro in tema di politiche sociali – ha proposto una serie di principi, di linee guida che attingono alla psicologia evolutiva e alla scienze dell’educazione:

  • Seguire, anche nel Metaverso, i principi che regolano il processo di apprendimento nei bambini
  • Lavorare sulla sinergia tra sviluppatori ed esperti di scienze dell’educazione
  • Considerare il gioco quale set educativo per l’apprendimento delle competenze del futuro
  • Considerare il metaverso come spazio virtuale educativo e non come semplice esperienza distraente
  • Valorizzare il ruolo e l’importanza di insegnanti ed educatori nel creare e mantenere la dimensione relazionale all’interno del contesto immersivo (e, quindi, formare anche loro)
  • Garantire inclusività culturale e sociale e avviare riflessioni di carattere etico

Due, in particolare, i punti focali: la sinergia tra tecnici e sviluppatori da un lato ed esperti di scienze dell’educazione dall’altro – col fine di mettere a punto strumenti che pongano al centro le dinamiche relazionali e dell’apprendimento, e non il metaverso stesso – e fare del contesto immersivo uno spazio davvero educativo e non un semplice luogo virtuale di pura evasione.

La Formatica meta Academy ha progettato un corso introduttivo al metaverso per fornire a chiunque le basi per capire l’evoluzione tecnologica e educativa in atto e fornire  gli strumenti per capirla e stare al passo. Protagonisti assoluti gli adolescenti!

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